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The Environmental Humanities International Research Group

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Il gruppo di ricerca mette in luce le dimensioni culturali della crisi ecologica: facendo dialogare letteratura, storia, antropologia, filosofia, linguistica, cinema, geografia con la scienza, studiamo come si è finora pensato l'ambiente e come si può promuovere una cultura della sostenibilità.

Che cos'è la crisi ecologica? E soprattutto, si può parlare al singolare di "crisi ecologica" e non piuttosto di un sistema di crisi in cui le emergenze ambientali si intrecciano con emergenze sociali, dalla gestione delle catastrofi climatiche alle migrazioni, dalla sofferenza dei gruppi etnici nei paesi ex-coloniali alle ecomafie e, ancora, dalla contrapposizione degli interessi dello sviluppo industriale con la salute dei cittadini e la bellezza dei paesaggi?
La crisi ecologica è cioè anche una crisi sociale i cui danni si riverberano in modo differente, spesso acuendo le diseguaglianze e i conflitti. Ciò equivale a dire che la crisi ecologica è espressione diretta di una crisi culturale, dovuta a modelli che ci impediscono di vedere i legami tra tutti questi fenomeni e soprattutto di immaginare nuove forme di relazione con e nell'ambiente.
Le Environmental Humanities o Scienze Umane Ambientali sono un campo di studi transdisciplinare che rivendica la necessità di superare la frattura tra le "due culture", umanistica e scientifica, considerando le questioni ambientali come parte della riflessione sul ruolo dell'umano nel insieme.
Il nostro gruppo intende far dialogare letteratura, storia, antropologia, filosofia, linguistica, cinema, geografia con le scienze ambientali (ecologia, biologia, chimica, climatologia, geologia, ecc.), per mettere in luce criticamente l'impatto dei diversi modelli culturali sull'ambiente e per promuovere una cultura della sostenibilità.

IMPATTO SULLA SOCIETÀ

"A rischio di suonare grandiosi, la terra ha bisogno delle scienze umane", scrivono due importanti studiose americane. L'impatto di queste ricerche sulla società è assolutamente fondamentale. Le emergenze socio-ambientali non sono né remote né astratte: sono qui e ora. Come si può pensare di risolverle se non le si comprende, se non diventano parte della nostra formazione culturale? Lasciare questo compito ai soli scienziati è rinunciare alla responsabilità educativa che le Humanities hanno di plasmare forme di consapevolezza sociale essenziali alla vita politica e alle sfide dei cambiamenti.

The Environmental Humanities International Research Group is a multi-disciplinary cluster of scholars aimed at facilitating faculty study of complex eco-cultural issues, supporting graduate students and postdoctoral scholars, and collaborating with international experts, academic institutions, and scholarly associations working in the field. Based in the Department of Foreign Languages and Literatures and Modern Cultures, it creates a broad study network that includes a number of humanities scholars, in individual departments and programs, already working on environmental issues, with the purpose of sharing resources, contacts, works-in-progress and mentoring responsibilities.
Called to creatively respond to the cultural, social and natural challenges of the ecological crisis, the Environmental Humanities form a crucial debate that encompasses emerging new branches such as ecological literary criticism (ecocriticism), postcolonial studies, ecolinguistics, biosemiotics, all the environment-related forms of literature, film, theatre, aesthetics, ethics, visual arts, architecture, as well as traditional disciplines such as history, sociology, geography, philosophy, anthropology, pedagogy, religious studies, political sciences and economics.
Globally established as an academic field, the Environmental Humanities emerge as an indispensable area of learning in the world’s most prestigious institutions. In spite of this, such a study field seems to receive limited attention in the Italian academia. Our International Research Group has as its main target to fill this very gap. Composed of literary scholars, geographers, philosophers, anthropologists, historians and linguists motivated by the urge to contribute to the interdisciplinary discussion about environmental sustainability from their specific fields of expertise, the Environmental Humanities International Research Group started its activities in 2013. We are working to organize conferences, seminars, and international connections.
A particularly promising project, namely, a bilateral exchange with the Elite-Studienprogramm “Ethik der Textkulturen/Ethics of Textual Cultures” at the Universität Augsburg will inaugurate in 2015 with the support of the Alexander-von-Humboldt Stiftung. Conducted by Serenella Iovino and Hubert Zapf, it will include symposia, joint-mentorships of PhD students, and student exchanges.
Other activities are under planning.

Last update: 21/04/2021 12:12
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